Sulla strada della missione a Poxoréu

Suore a Poxareu

È l’8 maggio 1997 quando Suor Maria José Lara, Suor Luisa Zacura e Suor Anunciata Lacerba, insieme con la Priora Provinciale Suor Maria José Quadrado, escono in autobus dalla città di San Paolo del Brasile. La destinazione è Poxoréu – Mato Grosso – Brasile, luogo in cui impianteranno la loro missione. Dopo ventuno ore di autostrada giungono a Rondonópolis dove ad attenderle trovano Don Eloir, Parroco della Chiesa San Giovanni Battista di Poxoréu. Ma non è ancora la meta: ci sono altri cento chilometri fino a Irantinópolis, il quartiere di Poxoréu in cui opereranno le Suore. Dopo essersi ristorate alla casa delle Suore Salesiane, le nostre arrivano alla loro abitazione già predisposta all’accoglienza grazie al lavoro delle Sr. Conceição Terezan e Sr. ângela Tomasi. Il benvenuto del posto non si fa attendere, subito alcune persone si avvicinano per conoscere le Suore venute da San Paolo per lavorare con loro e per loro. 

Le socio-ambientali della città

La città prende il nome dalla sua vicinanza a un fiume. Poxoréu, in lingua indigena, significa, infatti, “acqua scura” e fino alla fine degli anni Ottanta, quando la sua economia poteva contare sulla presenza di giacimenti di diamanti, la classe lavoratrice si divideva sostanzialmente in due gruppi: agricoltori e minatori. A partire dagli anni Novanta, però, le estrazioni di diamanti si sono fatte scarse e poco redditizie sicché l’economia si è rivolta al settore agricolo soprattutto a quello della soia, del mais e del riso. La presenza dell’autostrada nei pressi del quartiere Irantinópolis ha agevolato il trasporto dei prodotti ma ha altresì aperto la strada alla prostituzione, anche a quella minorile. Una siffatta situazione di vulnerabilità è stata oggetto di vari progetti da parte del Governo Federale, i più significativi Bolsa Famiglia e Mi casa mi Vida, nati per sostenere e supportare le famiglie più indigenti. A ciò si aggiunge il contributo dei sacerdoti e delle suore, nonché quello a distanza delle famiglie italiane. Gesti solidali che permettono di acquistare una casa, ricevere un’istruzione e autodeterminarsi come esseri umani. 

Vivere la comunità 

La visita alle famiglie e la recita del Rosario, come prima cosa. Poi le suore Imeldine hanno voluto conoscere le attività pastorali della Parrocchia e della Diocesi per improntarne di nuove come: formare leader per la catechesi e la liturgia; lavorare a programmi educativi per l’emancipazione della donna e la formazione dei ministranti; organizzare gruppi di preghiera e di riflessione per adulti; guidare i giovani missionari; comunicare gli ammalati; ascoltare e confortare i bisognosi; seguire progetti sociali e di promozione umana attraverso il lavoro artigianale. Si può dire che le Suore Domenicane della Beata Imelda sono responsabili, a livello pastorale, di tutto il quartiere di Irantinópolis nella città di Poxoréu.
In ventitré anni di presenza sul territorio la missione delle Suore si riassume ed è racchiusa nella presenza della Chiesa a fianco delle famiglie, dei bambini, degli adolescenti, dei giovani, dei nativi. Affinché la conoscenza e l’amore per Gesù fermenti in loro e possano così dar vita a una comunità basata sull’empatia, sul mutuo soccorso, disposta a lavorare, alla luce della fede, in direzione del rinnovamento per trasformare se stessa e la realtà che la circonda.

Sr. Fatima Melo

01-07-2020