La scuola di Calabanga, l’ho vista nascere

Scuola di Calabanga

Testimonianza di sr. Margherita Dalla Benetta, Priora della Delegazione dell’Asia.

Sono sr. Margherita Dalla Benetta, una suora Domenicana della Beata Imelda missionaria nelle Filippine fin dal 1991, data di apertura della missione. L’11 febbraio scorso, sono stata invitata a partecipare alla festa del 30° anniversario della fondazione della nostra scuola: Dominican School of Calabanga (DSC). Quel giorno, si festeggiava anche la festa della famiglia, istituita dalla scuola per celebrare la San Valentino, allargandola al cerchio di chi si vuol bene.

“Una giostra di più di mille volti conosciuti”

La scuola di Calabanga, l’ho vista nascere e crescere… Trovarmi di nuovo lì è stata un’esperienza che mi ha riempito il cuore. Mi sono trovata davanti una giostra di più di mille volti conosciuti, anche se spesso facevo fatica a ricordare i nomi dei più piccoli perché crescono in fretta e cambiano; eppure loro ti ricordano, ti chiamano per nome, ti vengono a salutare e ti abbracciano. Ho chiuso gli occhi per la gioia e come in un cortometraggio ho rivisto i miei 29 anni di servizio e di esperienza dei miracoli della Provvidenza.

“In quale parrocchia si può sognare d’incontrare ogni giorno 830 ragazzi e parlare loro di Gesù?”

Nel 1991, quando siamo arrivate in quattro suore, due italiane e due brasiliane, dove oggi c’è la scuola, c’erano campi di riso. Si pensava la presenza nelle Filippine come una missione di tipo pastorale: catechesi, promozione delle donne... al massimo una piccola scuola materna. Mai e poi mai era passata per la testa l’idea di una scuola con la S maiuscola. Invece, più conoscevamo la realtà e ascoltavamo la gente, più si faceva forte la necessità di dare continuità alla scuola materna, prima con la scuola elementare, poi con la media inferiore e, cinque anni fa, anche il biennio della scuola media superiore, comprendendo così tutto il ciclo della scuola dell’obbligo secondo il sistema filippino. Una scuola di qualità per tutti: per chi può contribuire e anche per chi non lo può. 

Per i Filippini una buona formazione accademica e cristiana viene prima di tutto: prima della casa, prima della macchina, prima dell’assicurazione... Per poter fare studiare i figli i sacrifici non contano: si va a lavorare all’estero, si contraggono debiti, non ci si cura abbastanza...

È stato in questo contesto sociale che ho scoperto il valore della pastorale scolastica come mezzo di promozione umana e come mezzo di evangelizzazione. In quale parrocchia si può sognare d’incontrare ogni giorno 830 ragazzi e parlare loro di Gesù e del suo messaggio di salvezza per gli uomini di oggi? Prima del covid, la scuola domenicana di Calabanga era arrivata anche a più di 1000 iscritti. È un lavoro esigente perché il Vangelo va incarnato e presentato con un linguaggio sempre nuovo e attraente, ma se ben fatto lascia un seme gettato in terra feconda, che cresce con i ragazzi e potrà portare buoni frutti nella loro vita.

“Tutto è possibile quando si lavora per il Signore e con Lui”

Tante persone in visita nella nostra missione spesso mi hanno chiesto: “Mah, come siete riuscite a mettere su questa scuola, così bella e organizzata?” Io rispondo a tutti: Tutto è possibile quando si lavora per il Signore e con Lui. E ci vuole tempo! La scuola è stata costruita un po’ alla volta, ci sono voluti 15 anni per completarla e in ogni tappa la Provvidenza è arrivata, inaspettata e generosa. Nel 2001, si è iniziata la costruzione del primo edificio della nuova scuola, frutto di una raccolta organizzata dalla Congregazione nell’anno del grande Giubileo. Poi sono arrivate altre donazioni tra cui quelle della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Un grazie particolare, lo devo all’Ufficio missionario della diocesi di Vicenza (PD) che ha contribuito alla costruzione della scuola media superiore e che, da quasi 20 anni, insieme ad altre Associazioni come “Abbà”, “Mission Bambini”, ad amici e parenti delle suore, ci permettono di far fronte alle spese scolastiche di giovani e bambini poveri attraverso il programma del “sostegno a distanza”.

Sono partita per le Filippine 32 anni fa, lasciando un pezzo di cuore a Venezia, dove insegnavo e l’altro a Trissino con i miei genitori, mio fratello, un mondo di cugini e amiche.... Il Signore mi ha chiesto di perdere tutto questo.... ma solo per poi darmi molto di più!

15-03-2023