Il mondo che vorremmo

Metodo Montessori

Il mondo che vorremmo dipende anche dall'educazione che scegliamo: il metodo Montessori

Sono ormai parecchi anni che lavoro presso la Casa dei Bambini “Michelangelo Virgillito” a Milano e, ogni giorno, recandomi a scuola, sono contenta di poter compiere la mia missione educativa, coadiuvata dall'uso del materiale ideato da Maria Montessori. La pedagogista, in tempi in cui il bambino era considerato un esserino senza doti particolari, ha avuto una geniale intuizione: il bambino di oggi sarà l'adulto di domani.

In quest'ottica studiò un metodo che ancora oggi, e ho modo di sperimentarlo quotidianamente con i bambini, ha una peculiarità: corrisponde alle esigenze del bambino, di conoscenza, curiosità, voglia di fare attivamente.

L'ambiente dove il bambino svolge il suo lavoro (così lo chiamava Maria Montessori) deve essere curato, ordinato e consentirgli di muoversi liberamente sperimentando se stesso, gioendo delle sue conquiste.

Il bambino, all'interno e all'esterno della nostra scuola, lavora usando le mani, primo organo dello sviluppo, si confronta con gli altri, impara a condividere spazi e materiali con i compagni. La Torre Rosa (o Torre dei Cubi) è uno dei materiali sensoriali fondamentali della pedagogia Montessoriana, essa permette al bambino di scoprire il sistema decimale “toccando”.

Maria Montessori diceva: “occorre utilizzare questo periodo sensibilissimo della vita dell'uomo per migliorare l'umanità”, il bambino dai tre ai cinque anni impara spontaneamente senza stancarsi, osserva le cose, la natura, assorbendo dal mondo circostante le basi per diventare “cittadino del mondo”. E ancora Maria Montessori diceva: “il bambino che noi riteniamo debole e povero è il padre dell'umanità, è il nostro maestro anche nei riguardi della sua educazione…” usando quotidianamente il materiale Montessori il bambino si fortifica e si calma.

Spesso noto che anche i bambini più vivaci trovano nel lavoro (materiale) un'occupazione che suscita interesse, le loro energie vengono canalizzate e i bambini trovano calma e gioia in ciò che fanno. Maria Montessori diceva: “l'educazione deve preoccuparsi soprattutto di conoscere il bambino e di amarlo”. La scuola intesa come ci ha insegnato Maria Montessori diviene scuola di vita. Dopo quasi trent'anni a contatto con i bambini sono più che mai convinta della bellezza, attualità e completezza del metodo Montessori.

Nel libro “La mente del bambino” Maria Montessori scrive una frase suggerita alle insegnanti: “Aiutaci o Dio a penetrare nel segreto del bambino affinché noi possiamo conoscerlo, amarlo e servirlo secondo le tue leggi di giustizia e secondo la tua divina volontà”.

Messaggio bellissimo ma anche difficilissimo da attuare; la fatica è tanta, ma la soddisfazione di costruire insieme ai bambini e alle loro famiglie un percorso di crescita e condivisione reciproca è ancora più grande!

Paola Boero

19-06-2019